La tutela del diritto al risarcimento in ambito RCA
Chi subisce un incidente stradale ha a disposizione un iter specifico per tutelare il proprio diritto di essere risarcito, disciplinato dal Codice delle Assicurazioni.
Con il primo tentativo di risoluzione della controversia, che si svolge fuori dalle aule di tribunale, il patrocinatore, una volta documentato in maniera chiara ed esaustiva tutti gli esiti del sinistro, sia da punto di vista materiale che fisico, pone in essere una trattativa di carattere privatistico, la cui finalità è quella di trovare un accordo in merito all’entità del risarcimento spettante al danneggiato.
La legge prevede che questo primo tentativo di composizione bonaria sia da considerarsi una condizione di procedibilità per l’eventuale azione civile. Questo significa che se non si è tentata prima la strada della trattativa stragiudiziale con la compagnia, l’azione in giudizio non potrà essere proposta.
Perché l’azione civile?
Nel corso della trattativa stragiudiziale la compagnia di assicurazioni potrebbe non riconoscere e contestare determinate voci di danno pur documentate dal patrocinatore, oppure riconoscerle solo parzialmente. Il danneggiato ha in ogni caso diritto ad ottenere le somme riconosciute dalla compagnia a titolo di risarcimento ed a trattenerle come acconto sul maggior dovuto, per il quale sarà necessario proporre l’azione civile.
L’opportunità di procedere con l’azione civile sarà attentamente valutata dal patrocinatore stragiudiziale insieme all’avvocato proposto al cliente, se iniziare o meno l’iter giudiziale.
Sarà in ogni caso solo il cliente a valutare, anche sulla base delle considerazioni e della consulenza del patrocinatore e dell’avvocato, se iniziare o meno l’iter giudiziale.
Studio Blu Pisa e lo Studio Legale Partner vi sosterranno anche in questo tipo di scelte e valutazioni
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